Sul grafico, il doppio minimo si può riscontrare con una minore frequenza rispetto al doppio massimo, in quanto i prezzi sui minimi sostano di più e trascorrono dei periodi di accumulazione; le implicazioni di questa formazione grafica sono le stesse, ma con segno opposto al doppio massimo.

Fase di sviluppo della formazione del doppio minimo

Il doppio minimo si può sviluppare anche in una decina di sedute (circa due settimane) e si completa in un intervallo temporale simile. Le fasi di sviluppo della formazione del doppio minimo avvengono come riportato di seguito:

  • le quotazioni, dopo un periodo di trend negativo, raggiungono un livello di supporto che blocca una prima volta la discesa dei prezzi.
  • A volte, si sviluppa un moderato rafforzamento della forza dei compratori;
  • se si tratta di singole azioni, sono acquisti sulla base di valutazioni fondamentali che giudicano il titolo sottovalutato.
  • Se invece si tratta di indici, sono rimbalzi o mutamenti delle prospettive di fondo rispetto al quadro economico.

Gli acquisti determinano un cambiamento del profilo di rischio delle operazioni di vendita allo scoperto e a un limitato potenziale di ribasso che suggerisce una chiusura almeno parziale di queste posizioni determinando così una risalita dei prezzi.

In questo caso le quotazioni raggiungono un livello che viene ritenuto eccessivo, anche in funzione del volume degli acquisti che hanno accompagnato il rialzo; ricompaiono quindi dei flussi di vendita che spingono il titolo nuovamente al ribasso.

I prezzi sono di nuovo di fronte al livello di supporto; giungendo quindi a una fase delicata: in questo caso o i prezzi rimbalzano nel giro di qualche seduta o cominceranno dei nuovi flussi di vendita che forzano il supporto.

Come accade per il doppio massimo, la figura si può sviluppare in molteplici modi; in questo caso l’analista deve consultare molti grafici e osservare i tratti caratteristici di ogni formazione che si riscontra.

I prezzi raggiungono la linea di conferma rappresentata dal massimo segnato tra i due minimi; questo è il punto in cui si innescheranno gli scontri fra rialzisti che proveranno a spingere in alto le quotazioni, e i ribassisti che cercheranno di riportare nuovamente i prezzi verso i minimi rappresentati dal supporto. Appena oltrepassata la linea di conferma, gli acquisti affluiscono in modo deciso alimentati anche dalle operazioni di copertura di chi aveva venduto allo scoperto.

Fine di un trend di lungo termine

Per determinare la fine di un trend di lungo termine, vi sono alcuni particolari che forniscono elementi ulteriori:

  • dopo un prolungato ribasso, le notizie non sono delle migliori, ma i prezzi non reagiscono quasi per niente, la forza di ribasso appare sempre più limitata.
  • Dopo un prolungato rialzo, i prezzi non sono capaci di segnare nuovi massimi nonostante giorno dopo giorno escano notizie perlopiù positive.

Per tutti e due i casi le quotazioni esprimono:

  • in caso di ribassi cattive prospettive future
  • in caso di rialzi buone prospettive future.

In analisi fondamentale queste situazioni sono generalmente chiamate “zone di manovra”, che in base alle valutazioni di bilancio il trader è di solito il primo ad aprire e a chiudere le posizioni sui titoli. Coloro che invece si servono dell’analisi tecnica, di solito, cavalcano un trend finché è in essere e lo abbandonano appena ricompaiono delle configurazioni di inversione.

Dopo lunghi periodi di ribasso molto probabilmente l’inversione del trend viene generata dai venditori allo scoperto e non da un flusso convinto di acquisti. Quando la forza del ribasso perde tonicità, i venditori riacquistano per chiudere la posizione, dato che il mantenimento della posizione short inizia a costituire un rischio eccessivo rispetto al possibile guadagno.

Calcolo dell’obiettivo del doppio minimo

I passaggi fondamentali per il calcolo dell’obiettivo del doppio minimo sui seguenti:

  • viene misurata l’altezza della formazione compresa tra il livello dei due minimi, tracciando una linea fra le due gole oppure una linea orizzontale nella mediana fra le due gole e la linea di conferma.
  • Si proietta l’altezza della formazione al rialzo partendo dal punto di violazione della linea di conferma.