Indubbiamente, nell’ambito dell’Unione Europea, i paesi con i quali l’Italia ha un interscambio commerciale più attivo e con maggior profitto sono la Germania, la Francia e il Regno Unito. La Germania è uno dei principali partner commerciali dell’Italia, per cui vale la pena considerare i dati del volume di scambi tra i due paesi.

Quando un imprenditore desidera ampliare il proprio mercato esportando o aprendo una filiale in un altro paese europeo necessita di aprire una partita IVA comunitaria. In questi casi è sempre opportuno valutare quali sono i mercati più appetibili e favorevoli alla riuscita del proprio business.

Perché scegliere la Germania e in quali settori investire

La Germania e l’Italia sono entrambi paesi fondatori dell’attuale Unione Europea e nel tempo, i rispettivi Governi, hanno condiviso e cooperato su molti fronti comuni.

Dal punto di vista economico, la Germania è il primo partner commerciale dell’Italia sia per l’export che per l’import, il cui interscambio totale è pari alla somma di quelli realizzati con Francia e Regno Unito insieme.

Nel 2015, l’interscambio commerciale complessivo tra i due paesi è stato pari a 107 miliardi di euro. L’Italia si è posizionata al 5° posto come paese fornitore della Germania (export) e al 6° posto come Paese acquirente (import) di prodotti tedeschi.

Interscambio commerciale di macchinari e veicoli elettrici

Tra le più importanti voci dell’export del nostro Paese verso la Germania si citano i macchinari, i veicoli e le macchine elettriche che da soli occupano il 33% dell’export totale.

Allo stesso modo, gli investimenti tedeschi in Italia – identificabili nelle oltre 1800 imprese tedesche insediate sul suolo italiano – registrano un fatturato di 58 miliardi di euro l’anno e impiegano circa 125.000 dipendenti.

Sul fronte del turismo, la Germania è il primo paese di provenienza di turisti in Italia: nel 2015, i dati rivelano un’affluenza di oltre 10,3 milioni di turisti tedeschi.

Condizioni che favoriscono lo scambio commerciale

La Germania è, dunque, un “terreno” fertile per le imprese italiane che desiderano sviluppare rapporti di affari solidi e duraturi, grazie alle condizioni favorevoli di partenza, ma anche grazie a:

  • Dimensione del mercato e posizione strategica del Paese in Europa;
  • Grande stima e apprezzamento del "Made in Italy" nel consumatore medio tedesco
  • Vantaggi del mercato interno europeo e quadro politico, giuridico, economico stabile e affidabile;
  • Vicinanza, in termini logistici, del mercato tedesco.

Settori su cui investire

I settori su cui investire sono quelli Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili), computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi; servizi di alloggio e ristorazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, costruzioni.

Allo stesso modo, i prodotti sui quali puntare per l’export sono: i prodotti alimentari, articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia), autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, macchinari e apparecchiature, prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici.