Osservando un grafico di lungo termine, si noteranno i movimenti dei prezzi alternarsi in periodi di tendenza, rialzista o ribassista, questa progressione dei prezzi in gergo si chiama trading range o andamento laterale.

Gli investitori quando notano che la zona di trading range è ampia, acquistano nella parte bassa e vendono nella parte alta. Questi movimenti di prezzi, non durano per sempre, quindi ci sarà una fuoriuscita dagli argini superiore o inferiore e quindi si potrebbe verificare una posizione contraria al nuovo sviluppo dei prezzi, in questo caso, si deve intervenire in Stop-Loss.

Stop Loss

Lo Stop-Loss è il livello di prezzo in cui una posizione in perdita viene liquidata. Se un’operazione aperta in base a determinati presupposti non si comporta come preventivato è giusto scegliere di applicare lo stop-loss, è quindi meglio assumere una perdita limitata piuttosto che più ampia. Lo stop-loss rappresenta il massimo livello di perdita che l’investitore è disposto ad accettare su una determinata posizione.

L’investitore pronto per operare deve preventivamente definire una serie di elementi: tra questi risultano molto importanti:

  • il tipo e il livello di stop-loss;
  • il tipo di Trailing stop.

Come già chiarito, per definizione, lo stop-loss è il livello di prezzo in cui una posizione in perdita viene liquidata; è quindi il livello massimo di perdita che si è disposti ad accettare.

Ma perché una posizione in perdita si dovrebbe liquidare? Semplicemente perché, quando si apre una posizione, e si nota che il prezzo va in una direzione diversa da quella che si era considerata, è meglio chiudere prima che la perdita diventi troppo ampia.

L’investitore che fa trading basandosi sull’Analisi grafica, sa che è determinante l’applicazione dello stop loss, in quanto sa che il prezzo esprime tutte le notizie che si conoscono su un titolo.

Individuare due livelli di stop

Molto spesso succede di rimanere frustrati quando, una volta applicato lo stop loss e quindi si è usciti dall’investimento, il prezzo ritorna nella direzione preventivata. Una tattica che si può assumere per ovviare a questo inconveniente è quella di individuare due livelli di stop: al primo si liquiderà metà o due terzi della posizione, al secondo la parte rimanente. Si può in questo modo riuscire a mitigare l’inconveniente di trovarsi dentro o fuori dal mercato, graduando invece la posizione.

 

Bisogna specificare:

  • i due livelli di stop devono essere individuati, considerando le possibili evoluzioni del prezzo;
  • applicare un secondo stop a una distanza maggiore dal livello d’ingresso, anche se, con una porzione ridotta della posizione, aumenta il rischio complessivo dell’operazione, quindi bisogna valutare bene.

Quali sono i criteri per individuare lo stop loss?

I criteri per individuare lo stop-loss sono i seguenti: grafico; monetario; percentuale; di volatilità.

  • Stop loss grafico: lo stop loss viene inserito in base alla situazione grafica del titolo, convinti che tale livello riesca a limitare l’escursione avversa delle quotazioni: nelle operazioni rialziste verrà posto al di sotto di un livello di supporto; mentre in quelle ribassiste verrà posto al di sopra di un livello di resistenza.

 L’aspetto grafico per questo tipo di stop loss, è che:

  • anche supporti e resistenze hanno cedimenti momentanei;
  • un livello grafico è visto da tutti, quindi investitori con grandi capitali possono spingere le quotazioni oltre gli argini fissati per far scattare gli stop loss e quindi aprire posizioni a prezzi favorevoli, ciò accade soprattutto quando supporti e resistenze sono statiche.

 Come impostare lo stop loss

 Per evitare gli inconvenienti sopra descritti:

  • impostare lo stop loss a una certa distanza dal livello di supporto di resistenza;
  • aspettare la chiusura delle quotazioni e assicurarsi che il prezzo abbia terminato la seduta al di sotto del livello di supporto o al di sopra della resistenza.

Lo stop-loss monetario è quando si fissa la somma massima di perdita in termini assoluti per ciascuna posizione, si individua poi il livello di stop loss con la seguente formula:

Livello stop loss = prezzo titolo -  stop monetario  

                                                    numero titoli

Purtroppo anche questo metodo, ha degli inconvenienti: la massima somma di perdita deve essere compatibile con l’ammontare della posizione, né troppo piccola, né troppo ampia; occorre verificare che il livello di stop loss non sia troppo vicino a un livello grafico, che potrebbe attirare le quotazioni. La massima perdita è sempre soggetta anche allo slippage (la differenza tra il prezzo al quale si intente chiudere una posizione e il prezzo al quale la posizione stessa viene effettivamente chiusa).

  • Lo stop loss percentuale quasi simile a quello monetario, esprime la massima perdita in termini percentuali.

I problemi dei tipi di stop sono legati al fatto che essi non tengono conto delle condizioni di volatilità del titolo su cui si desidera operare. Per ovviare a queste criticità si può costruire stop loss di volatilità che tenga conto del grado di volatilità del titolo e che sia meno sensibile alle variazioni erratiche di prezzo.